Yunan politikaci, Albaylar Cuntasi karsiti ve sair Alexandros Panagoulis'in olum yildonumu ( 1 Mayis 1976 )
" ...Yillar sonra disariya ilk cikisim hic olaganustu degildi. Kor oluyor gibi oldum. O beton mezardan disari cikmayali yillar olmustu. Gunesin ne oldugunu unutmustum ve disarida kizgin bir gunes vardi. Gunesi duyumsayinca gozlerimi kapamak zorunda kaldim. Sonra yeniden biraz actim, yalnizca biraz ve yari kapali gozlerle ilerledim. Biraz ilerleyince cevremdeki acik alani fark ettim. acikligin ne oldugunu artik unutmustum. Hucrem bir bucuga uctu ; ve icinde yalnizca iki bucuk adim atabiliyordum ; en fazla uc. Yeniden acikliga cikmak basimi dondurdu. Icimde firil firil donen bir atlikarinca var gibiydi; sendeledim ve az daha dusuyordum. Simdi bile yuz metreden fazla yurursem yoruluyorum, dengem bozuluyor. Dedigim gibi hayir olaganustu olmadi. O guneste o boslukta ilerlemek icin korkunc caba harcadim. Ve birden bire o guneste, o boslukta bir leke gordum. Sonra bu leke bir insan topluluguna donustu. O gruptan bir kararti ayrildi.Ve bana dogru geldi ve yavas yavas o kararti annem oluverdi. Anneme simsiki sarildim... "
" Non è stato nemmeno bello. È stato come accecare. Erano tanti anni che non uscivo da quella tomba di cemento, erano tanti anni che non vedevo lo spazio e il sole. M’ero dimenticato com’è fatto il sole, e fuori c’era un sole fortissimo. Quando me lo son trovato addosso, ho dovuto chiudere gli occhi. Poi li ho riaperti un poco, ma un poco soltanto, e con gli occhi semichiusi sono andato avanti. E andando avanti ho scoperto lo spazio. Non mi ricordavo più com’è fatto lo spazio. La mia cella era lunga un metro e mezzo per tre, camminando potevo fare solo due passi e mezzo. Al massimo tre. Riscoprire lo spazio mi ha dato le vertigini. Me lo sono sentito ruotare intorno come una giostra, e ho barcollato, e sono stato per cadere. Anche ora, del resto, se cammino per più di cento metri, divento stanco e disorientato. No, non è stato bello.Facevo uno sforzo terribile per andare avanti in tutto quel sole tutto, quello spazio. Poi d’un tratto, in tutto quel sole, tutto quello spazio, ho visto una macchia. E la macchia era un gruppo di gente. E da quel gruppo di gente s’è staccata una figura nera. E m’è venuta incontro, e un po’ per volta è diventata mia madre. E dietro mia madre s’è staccata un’altra figura. E anche questa m’è venuta incontro. E io ho abbracciato mia madre. "


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